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A Portogruaro apre “Casa Russolo”

La dimora cinquecentesca, che nel 1885 vide venire alla luce Luigi Russolo e che già ospita Il Centro Culturale con la Biblioteca Civica, accoglierà dal prossimo 15 giugno uno Spazio interamente dedicato all’artista, che diventerà la sua Galleria permanente. Il progetto espositivo è curato da Boris Brollo PORTOGRUARO (VENEZIA) -  Apre il 15 giugno 2018 “Casa Russolo”, uno spazio nel nobile palazzo rinascimentale dove nacque l'eclettico artista e che il Comune di Portogruaro ha deciso di dedicare alla sua opera. In esso viene infatti  esposta l’intera raccolta delle lastre originali di tutte le sue incisioni, insieme ad un nucleo importante di suoi olii di proprietà del Comune di Portogruaro, ed ad una ampia documentazione multimediale della sua produzione, della sua originale vicenda personale ed artistica. A sottolineare il ruolo fondamentale di Russolo nella musica del Novecento in mostra nache la copia (gli originali sono andati tutti distrutti) tratta dal brevetto depositato, di uno degli strumenti da lui creati – un Intonarumori della Collezione del prof. Pietro Verardo.  Russolo fu, insieme a Boccioni, Carrà, Severini e Balla, il firmatario del Manifesto della Pittura Futurista. Iniziò l'attività artistica con la serie di originali incisioni (1906/13), documentate in Casa Russolo. L’adesione al Futurismo portò ad opere ammirate per la loro originalità anche da Klee. Negli ultimi 10 anni di vita, ritiratosi sulle rive del Lago Maggiore, produsse una pittura paesaggistica e ritrattistica dichiaratamente 'filosofica" che lui stesso definì “Classico Moderna”. Russolo, infatti, fu anche filosofo. La lunga elaborazione dei suo pensiero si può trovare nel trattato "Al di là della Materia" composto tra il 1934 e il 1938. Tra i suoi scritti inediti si ricorda anche i "Dialoghi tra l'lo e l'Anima".  Una nota riferisce inoltre che due oli, di grandissimo interesse, andranno ad aggiungersi ai 5 di proprietà comunale e all’intero corpus delle lastre originali della grafica di Russolo. I due dipinti, “Un grande parco e pini”, datato 1937, e del medesimo anno “Fiume e pioppini all’aurora”, sono “emersi” da una collezione privata portogruarese. Ad attestarne la paternità a Russolo è stato Franco Tagliapietra, docente di storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Venezia e la nipote dello stesso Russolo, nonché grande esperta dell’arte dello zio, Anna Gasparotto. Entrambi gli oli sono firmati dall’artista sia sulla parte dipinta che sul retro. I due dipinti sono stati concessi “in comodato d’uso gratuito” dal proprietario al Comune di Portogruaro.  www.comune.portogruaro.ve.i   ...

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